PARRUCCHIERI ED ESTETISTI, IL COMUNE INTERVENGA CONTRO LA CONCORRENZA SLEALE

“Centri benessere e parrucchieri retti da cittadini stranieri, in particolare orientali, in molti casi non rispettano leggi e regolamenti, rappresentando una concorrenza sleale per gli operatori corretti”.

Lo sostengono gli artigiani piacentini delle categorie Benessere di Laa, Upa e Casartigiani, che da anni denunciano questa situazione: “In questi anni, nonostante le nostre segnalazioni, decine di documenti e di telefonate, non è cambiato nulla. Oggi come oggi il settore è in mano ai più forti e ai più furbi, a discapito degli esercizi più piccoli, spesso quelli storici; ma anche del consumatore, che non ha garanzie di sicurezza e qualità”.
Nel mirino degli artigiani finisce il Comune di Piacenza: “Inutile che a parole veniamo chiamati la spina dorsale dell’economia locale e nazionale, mentre nei fatti veniamo penalizzati, addirittura ignorati. Nessuna si stupisca se in molti sono costretti ad abbassare la serranda”.

Libertà.it, 30 settembre 2014

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